93a ADUNATA NAZIONALE DI RIMINI E SAN MARINO

09 novembre 2021   20:30   Hotel Ambasciatori Rimini
Riunione n° 11/1910 - Conviviale
Relatori Ing. Sebastiano Favero, Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini.

Orgoglio, fedeltà, patriottismo. Si potrebbero aggiungere altre parole per definire le emozioni della serata dedicata agli alpini e al prossimo raduno riminese ,che dopo i rinvii del 2020 e 2021 si spera davvero possa svolgersi dal 5 all’8 maggio 2022. Ne ha parlato Sebastiano Favero, Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini.

Serata in interclub con RC Riccione-Cattolica, RC Riccione Perla Verde, RC Novafeltria Alto Montefeltro e RC San Marino.

Un grazie particolare a Paolo Piraccini, alpino del club e fra i protagonisti di questa fantastica candidatura di Rimini per l’adunata nazionale.

Il Corpo degli Alpini venne fondato nel 1872 con lo scopo di difendere i confini montani del nord Italia costituiti dall’arco alpino. È il più antico corpo di fanteria da montagna attivo nel mondo.

Dopo un’iniziale adozione di una divisa identica a quella della fanteria, nel 1874 a queste speciali truppe alpine venne posto sul capo un cappello di feltro nero con una stella di metallo a cinque punte e una coccarda tricolore ornato da una penna nera sul lato sinistro che divenne subito l’emblema dei soldati di montagna.

Sebastiano Favero ha sintetizzato la storia degli alpini: la partecipazione nel 1911 alla guerra italo–turca; quella nel 1915 con l’Italia che entrò in guerra contro l’Austria – Ungheria, partecipando al conflitto con 88 battaglioni e 66 gruppi di artiglieria da montagna, coinvolgendo complessivamente oltre 240.000 alpini; nel gennaio del 1936 gli alpini vennero inviati in Etiopia a combattere sui roventi rilievi africani a fianco di altri corpi; nel corso della seconda guerra mondiale gli alpini si onorarono di altre glorie, combattendo sulle Alpi occidentali, in Grecia e infine durante la guerra di liberazione per riconquistare l’indipendenza nazionale. Tragici i combattimenti in Russia, dove dopo aver subito gravissime perdite, furono costretti ad attuare la tragica ritirata durante l’inverno 1942-1943.

Il 93° raduno degli alpini festeggerà quindi il 150° anniversario dalla nascita del corpo, che per quanto riguarda la quota degli alpini in congedo è costituita da 4304 gruppi e 80 sezioni in Italia.

Favero ha ricordato come l’organizzazione e l’efficacia degli interventi degli alpini siano all’origine della decisione di Zamberletti di istituire la Protezione Civile in Italia. Oggi oltre 26mila alpini ne fanno parte. Nella pandemia, 14600 alpini hanno offerto aiuto e il cammino verso la vaccinazione ha preso grande sostanza da quando al comando delle operazioni c’è proprio un alpino, il generale Francesco Figliolo. Oggi l’Associazione contra 330.000 soci, di cui 250.000 sono alpini.

A Rimini, nel prossimo maggio, si terrà l’adunata col solito programma, che coinvolgerà anche la Repubblica di San Marino. La domenica la grande sfilata con 80mila alpini. In totale sono previste oltre 500mila presenze.

La serata, tradizionale appuntamento dedicato alla Festa delle Forze Armate, ha visto la presenza di esponenti militari e dell'Assessore comunale Mattia Morolli.

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